D- Sandra Mirabella, insegnante, di Siracusa; raffinata
poetessa, curatrice di un blog di poesia, "Gocce di mare". Hai
partecipato a "Poeti per il sociale" con "Niente parole",
una poesia amara, essenziale, che, come accade per molte grandi poesie, si
presta a varie letture: l'incomprensione causata da una sbagliata
comunicazione, oppure la solitudine legata alla malattia, oppure... vuoi
commentarla tu e dirci come è nata e da cosa è stata ispirata?
R-La poesia che ho scritto: " Niente parole" , e'
nata guardando l'immagine del piccolo siriano morto ed abbandonato sulla
spiaggia. A Siracusa , purtroppo conviviamo da tanto tempo con queste realtà.
Molte volte sulle nostre spiagge , in cui d'estate noi andiamo a divertirci e
farci i bagni, si arenano i barconi di questi poveri migranti, molti si
salvano, altri no !
"Niente parole", racconta l'inutilità di parlare,
dire parole inutili per questa povera gente, anche perché non comprenderebbero
la nostra lingua o perché non ce l'hanno fatta , sono morti , non hanno più
carezze o sorrisi, noi che dovremmo comportarci come fratelli , spesso non ci
riusciamo. Invece di dire parole, dovremmo agire, fare nel nostro piccolo,
quello che possiamo per aiutarli.
Molte docenti fanno volontariato in centri di raccolta per
profughi, cercano di insegnare loro le parole più elementari, per riuscire
almeno a farsi capire , questo e' quello che possono fare e lo fanno con grande
impegno.
D- Anche se non vivi a Lampedusa, essendo siciliana sei a
contatto ravvicinato col dramma del grande esodo di massa dai paesi in guerra.
Quando i siciliani, nel loro quotidiano, hanno cominciato ad accorgersi che
qualcosa stava cambiando e che forse nulla sarebbe più stato come prima? Come
vivete questo dramma?
R- Leggere nei loro occhi la disperazione per noi e'
diventato quotidiano, molti si integrano bene. Offriamo loro dei piccoli
lavoretti, aiuto giardinieri, aiutano nei mercati , si rendono utili nei
supermercati. la volontà ad alcuni non manca , moltissimi non rimangono, vanno
nei centri di raccolta in altre città. Da noi in Sicilia , c'è molta
disoccupazione, dividiamo con loro il poco che abbiamo , e sono felici di
sentirsi utili.
Quindi serve agire senza perder tempo a fare inutili
discorsi, quello che c'è da fare bisogna farlo, senza star li' troppo a
commentare. Si potrebbe parlare per ore, dei loro Governi che agiscono male,
delle inique guerre . Ma nessuno scapperebbe dai propri paesi se avesse il
necessario per vivere senza la paura di essere colpito dalle bombe che
cancellano in un momento le loro case e i loro affetti.
D- Curi il blog di poesia "Gocce di mare", nel
quale scrivi: "La poesia non è figlia di un dio minore. La poesia è per
tutti". Questo vuol dire che anche le persone meno colte possono fare
poesie di qualità? O intendi qualche altra cosa?
R- Abito e insegno a Siracusa come ho già scritto , in una
scuola Primaria, attualmente ho una quinta . Non mi reputo poeta, ma solo
giocoliera di parole ,come spesso ripeto ai miei alunni, scrivo brevi testi ,
con le paroline magiche ,parole capaci cioè di dare emozioni, sensazioni,
ricordi.
Molte volte cerchiamo in classe queste magiche paroline ed
ai miei bambini, queste esercitazioni piacciono in maniera particolare,
riescono a creare dei testi, veramente originali e gradevoli.
Quindi, ascoltando le proprie emozioni ,secondo il mio
parere , se ci riescono i miei alunni, si può riuscire , basta aver la giusta
sensibilità per dar vita a dei testi molto belli, se poi non hanno il grande
afflato poetico della Poesia come la intende qualche critico, se non altro ci
abbiamo provato . Certamente a mio parere anche le persone meno colte, quindi
possono fare poesia , prova ne è che ho notato degli scritti notevoli , anche
da persone umili e senza grande cultura .
D- C'è una poesia cui sei particolarmente affezionata e che
vorresti far conoscere al pubblico di "Poeti per il sociale"?
Scrivila qui e commentala.
R- Questa è una poesia che mi piace tanto ed a cui sono
particolarmente affezionata , soprattutto perché riguarda il Tema della difesa
della Natura:
Insegnami
Insegnami o fata
la magica lingua
degli elfi e folletti del bosco.
La lingua che ha il suono dell'acqua
che trilla nei lieti ruscelli
e stormisce nella voce del vento
tra foglie di platani ed olmi .
Assai flebile adesso e' la tua voce
come fili mossi dal vento ,
un luccichio di foglie ,
un improvviso curvarsi d'erba al vento.
Ricca di canti era la terra ,
viveva di poesia e luci di risate ,
il magico sole splendeva ancora in cielo.
Adesso il sole è morto .
I sentieri delle fate, dispersi e polverosi.
Chi canterà più il mondo incantato
se l'uomo non ne ha più memoria ?
A chi somiglieranno i poeti della Terra
quando giungerà per loro l'inverno ?
Anche queste mie parole saranno perdute
se non imparerò la magica lingua.
L'unica conoscenza dell'uomo
dovrà essere solo dolore e distruzione ?
Insegnami di nuovo, o Fata
la magica lingua
di elfi e folletti del bosco .
La fata, è naturalmente la personificazione della Natura,
solo imparando di nuovo ad apprezzare il Suo linguaggio, si può salvare questo
nostro mondo che stiamo distruggendo, mercificando i Beni immensi che ci offre
continuamente. Valorizzare quindi e proteggere la Natura è la strada verso la
salvezza di questo nostro stupendo pianeta Terra.
D- Qual è o quali sono le tue principale fonti di ispirazione
poetica? Credi che la poesia possa contribuire in qualche maniera
all'educazione e alla crescita delle nuove generazioni e alla soluzione di
problemi così complessi quale appunto quello dei rifugiati?
R- La mia principale fonte di ispirazione poetica ,è la Vita,
quella di tutti i giorni , ascolto le mie sensazioni, le emozioni i sogni, i
ricordi, i profumi della mia fanciullezza, la bellezza della Natura, i miei
desideri.La mia poesia nasce anche dall'osservazione della gente intorno a me,
le loro caratteristiche, i bisogni sociali di riscatto degli umili, dei
diseredati senza casa nè affetti come ad esempio i rifugiati , o semplicemente
chi vive ai margini della nostra società per qualsiasi motivo.
La Poesia può fare molto per sensibilizzare gli animi a
questi grandi problemi e cercare di fare quello che è nelle capacità di ognuno
di noi per risolverli.
Le nuove generazioni con cui sono a stretto contatto ogni
giorno per il mio lavoro, sono sensibili a questi grandi problemi, educare
loro. è educare il nostro Futuro, un compito di grande responsabilità.
Noi adulti in generale con il nostro esempio dobbiamo essere
per loro dei punti di riferimento.
Ti ringrazio cara Annalisa per avermi dato l' opportunità di
esprimere qualche mia opinione . Te ne sono grata
un caro saluto !
- Grazie a te, cara Sandra, della partecipazione e del tuo
affetto!
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La poesia di Sandra Mirabella per "Poeti per il sociale":
Sono Sandra
Mirabella , siciliana , vivo e lavoro a Siracusa, mi piace scrivere versi, ed
ho un blog di poesie.
NIENTE PAROLE .
Non
ci sono più parole .
Non
voglio più parole,
perché
non ne comprenderei il senso.
Io
ho perso ogni parola , ogni sguardo,
ogni
sorriso mi è stato negato .
Ogni
carezza non è più mia .
Trovale
tu le parole , fratello
che
fratello non sei.
Dille
a te stesso,
perché
a me non è più concesso il sentire .
Sandra Mirabella
Sandra Mirabella
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