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domenica 27 marzo 2016

Intervista a... Sandra Mirabella


D- Sandra Mirabella, insegnante, di Siracusa; raffinata poetessa, curatrice di un blog di poesia, "Gocce di mare". Hai partecipato a "Poeti per il sociale" con "Niente parole", una poesia amara, essenziale, che, come accade per molte grandi poesie, si presta a varie letture: l'incomprensione causata da una sbagliata comunicazione, oppure la solitudine legata alla malattia, oppure... vuoi commentarla tu e dirci come è nata e da cosa è stata ispirata?
R-La poesia che ho scritto: " Niente parole" , e' nata guardando l'immagine del piccolo siriano morto ed abbandonato sulla spiaggia. A Siracusa , purtroppo conviviamo da tanto tempo con queste realtà. Molte volte sulle nostre spiagge , in cui d'estate noi andiamo a divertirci e farci i bagni, si arenano i barconi di questi poveri migranti, molti si salvano, altri no !
"Niente parole", racconta l'inutilità di parlare, dire parole inutili per questa povera gente, anche perché non comprenderebbero la nostra lingua o perché non ce l'hanno fatta , sono morti , non hanno più carezze o sorrisi, noi che dovremmo comportarci come fratelli , spesso non ci riusciamo. Invece di dire parole, dovremmo agire, fare nel nostro piccolo, quello che possiamo per aiutarli.
Molte docenti fanno volontariato in centri di raccolta per profughi, cercano di insegnare loro le parole più elementari, per riuscire almeno a farsi capire , questo e' quello che possono fare e lo fanno con grande impegno.

D- Anche se non vivi a Lampedusa, essendo siciliana sei a contatto ravvicinato col dramma del grande esodo di massa dai paesi in guerra. Quando i siciliani, nel loro quotidiano, hanno cominciato ad accorgersi che qualcosa stava cambiando e che forse nulla sarebbe più stato come prima? Come vivete questo dramma?
R- Leggere nei loro occhi la disperazione per noi e' diventato quotidiano, molti si integrano bene. Offriamo loro dei piccoli lavoretti, aiuto giardinieri, aiutano nei mercati , si rendono utili nei supermercati. la volontà ad alcuni non manca , moltissimi non rimangono, vanno nei centri di raccolta in altre città. Da noi in Sicilia , c'è molta disoccupazione, dividiamo con loro il poco che abbiamo , e sono felici di sentirsi utili.
Quindi serve agire senza perder tempo a fare inutili discorsi, quello che c'è da fare bisogna farlo, senza star li' troppo a commentare. Si potrebbe parlare per ore, dei loro Governi che agiscono male, delle inique guerre . Ma nessuno scapperebbe dai propri paesi se avesse il necessario per vivere senza la paura di essere colpito dalle bombe che cancellano in un momento le loro case e i loro affetti.

D- Curi il blog di poesia "Gocce di mare", nel quale scrivi: "La poesia non è figlia di un dio minore. La poesia è per tutti". Questo vuol dire che anche le persone meno colte possono fare poesie di qualità? O intendi qualche altra cosa?
R- Abito e insegno a Siracusa come ho già scritto , in una scuola Primaria, attualmente ho una quinta . Non mi reputo poeta, ma solo giocoliera di parole ,come spesso ripeto ai miei alunni, scrivo brevi testi , con le paroline magiche ,parole capaci cioè di dare emozioni, sensazioni, ricordi.
Molte volte cerchiamo in classe queste magiche paroline ed ai miei bambini, queste esercitazioni piacciono in maniera particolare, riescono a creare dei testi, veramente originali e gradevoli.
Quindi, ascoltando le proprie emozioni ,secondo il mio parere , se ci riescono i miei alunni, si può riuscire , basta aver la giusta sensibilità per dar vita a dei testi molto belli, se poi non hanno il grande afflato poetico della Poesia come la intende qualche critico, se non altro ci abbiamo provato . Certamente a mio parere anche le persone meno colte, quindi possono fare poesia , prova ne è che ho notato degli scritti notevoli , anche da persone umili e senza grande cultura .

D- C'è una poesia cui sei particolarmente affezionata e che vorresti far conoscere al pubblico di "Poeti per il sociale"? Scrivila qui e commentala.
R- Questa è una poesia che mi piace tanto ed a cui sono particolarmente affezionata , soprattutto perché riguarda il Tema della difesa della Natura:

Insegnami

Insegnami o fata
la magica lingua
degli elfi e folletti del bosco.
La lingua che ha il suono dell'acqua
che trilla nei lieti ruscelli
e stormisce nella voce del vento
tra foglie di platani ed olmi .
Assai flebile adesso e' la tua voce
come fili mossi dal vento ,
un luccichio di foglie ,
un improvviso curvarsi d'erba al vento.
Ricca di canti era la terra ,
viveva di poesia e luci di risate ,
il magico sole splendeva ancora in cielo.
Adesso il sole è morto .
I sentieri delle fate, dispersi e polverosi.
Chi canterà più il mondo incantato
se l'uomo non ne ha più memoria ?
A chi somiglieranno i poeti della Terra
quando giungerà per loro l'inverno ?
Anche queste mie parole saranno perdute
se non imparerò la magica lingua.
L'unica conoscenza dell'uomo
dovrà essere solo dolore e distruzione ?
Insegnami di nuovo, o Fata
la magica lingua
di elfi e folletti del bosco .

La fata, è naturalmente la personificazione della Natura, solo imparando di nuovo ad apprezzare il Suo linguaggio, si può salvare questo nostro mondo che stiamo distruggendo, mercificando i Beni immensi che ci offre continuamente. Valorizzare quindi e proteggere la Natura è la strada verso la salvezza di questo nostro stupendo pianeta Terra.

D- Qual è o quali sono le tue principale fonti di ispirazione poetica? Credi che la poesia possa contribuire in qualche maniera all'educazione e alla crescita delle nuove generazioni e alla soluzione di problemi così complessi quale appunto quello dei rifugiati?
R- La mia principale fonte di ispirazione poetica ,è la Vita, quella di tutti i giorni , ascolto le mie sensazioni, le emozioni i sogni, i ricordi, i profumi della mia fanciullezza, la bellezza della Natura, i miei desideri.La mia poesia nasce anche dall'osservazione della gente intorno a me, le loro caratteristiche, i bisogni sociali di riscatto degli umili, dei diseredati senza casa nè affetti come ad esempio i rifugiati , o semplicemente chi vive ai margini della nostra società per qualsiasi motivo.
La Poesia può fare molto per sensibilizzare gli animi a questi grandi problemi e cercare di fare quello che è nelle capacità di ognuno di noi per risolverli.
Le nuove generazioni con cui sono a stretto contatto ogni giorno per il mio lavoro, sono sensibili a questi grandi problemi, educare loro. è educare il nostro Futuro, un compito di grande responsabilità.
Noi adulti in generale con il nostro esempio dobbiamo essere per loro dei punti di riferimento.
Ti ringrazio cara Annalisa per avermi dato l' opportunità di esprimere qualche mia opinione . Te ne sono grata
un caro saluto !

- Grazie a te, cara Sandra, della partecipazione e del tuo affetto!

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La poesia di Sandra Mirabella per "Poeti per il sociale":
Sono Sandra Mirabella , siciliana , vivo e lavoro a Siracusa, mi piace scrivere versi, ed ho un blog di poesie. 

NIENTE PAROLE . 


Non ci sono più parole .
Non voglio più parole,
perché non ne comprenderei il senso.
Io ho perso ogni parola , ogni sguardo,
ogni sorriso mi è stato negato .
Ogni carezza non è più mia .
Trovale tu le parole , fratello
che fratello non sei.
Dille a te stesso,
perché a me non è più concesso il sentire .

Sandra Mirabella


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