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venerdì 1 aprile 2016

Intervista a... Carla Spinella



Carla Spinella, docente di Italiano e Latino, docente di scrittura creativa e interpretazione di testi teatrali al Liceo scientifico/classico "Salvador Allende" , all'Associazione "G. Puecher", al Cam di V.le Tibaldi,41, laureata in lettere classiche con specializzazione in Glottologia. Nata in Calabria, laureata in Sicilia, residente in Lombardia; scrittrice e poetessa.

D- Hai partecipato a "Poeti per il sociale" con due poesie molto belle: "Tutto uguale?", nella quale, a dispetto di chi descrive l'Italia come una nazione in cui tutto è da cambiare, ne sottolinei l'ospitalità e la grande umanità nei confronti di chi è esule. Di questa poesia, in particolare, mi colpiscono i versi “ E mi vergogno, se ci penso,/dei miei lamenti di paura/di perdere il di più” e mi farebbe piacere se li commentassi; e "Turista di lunga percorrenza", malinconica riflessione di persona disillusa, che ha creduto negli ideali e nei sogni della giovinezza e poi si trova nella realtà di un mondo inquinato dove non sa più a cosa credere.
Vuoi aggiungere qualcosa? E perché hai partecipato a "Poeti per il sociale"?
R- Purtroppo si tende a guardare la realtà e a leggerne i risvolti con lo sguardo volto ai propri interessi, per cui se ne vede la gravità a seconda che si venga o no toccati o, addirittura solo sfiorati nei beni materiali. Perciò una persona ,che, per empatia o semplice sensibilità, sente il male degli altri, non può che vergognarsi delle proprie meschine paure di perdere anche una piccolissima parte dei propri vantaggi.
Ho partecipato a Poeti per il sociale per fare sentire a derelitti ed egoisti la mia presenza accanto a chi è più sfortunato di me, che già non sono una "ricca", dovendo aiutare  con la mia limitata pensione d'insegnante, due figlie molto brave ma senza uno stipendio fisso.

D- Hai conseguito la specializzazione in Glottologia. Cosa ti affascina di questa branca?
R- L'idea di salvare dalla scomparsa lingue moribonde come il grecanico di Calabria (argomento della mia tesi di laurea) che oggi sopravvive a singhiozzo,  grazie a qualche poverissima associazione e a pochi conoscitori, tra i quali io mi affanno a scrivere in lingua minoritaria poi a tradurre in italiano poesie di argomenti vari.

D- Dalla Calabria a Milano, passando per Messina: emozioni, riflessioni, impressioni, ricordi ecc.
R- Premettendo che Milano ben presto mi si è mostrata accogliente come casa mia, anzi capace di apprezzare e valorizzare la passione del mio lavoro d'insegnante, ho un bel ricordo della Calabria, che mi ha riservato premure materne quando, dopo decenni di lontananza,  ci sono tornata, a partire dal 2011, per presentare i miei libri, scritti a Milano.  Anzi proprio a Reggio Calabria mi è stato attribuito il primo premio alla carriera  (precisamente il " Giuseppe Calogero" cui hanno fatto seguito, come riconoscimenti alla carriera, l' Anassilaos (Reggio di Cal.), il Nicolaos Arghiropoulos (Montebello Jonico) il Delia (Bova Marina). Negli stessi anni  (dal 2012 al 2016 ) mi venivano assegnati 32 premi per poesie edite (in volume) e inedite (oltreché per alcuni racconti)  in varie parti d'Italia.

D- Hai una terza poesia che vorresti far conoscere? Scrivila qui e commentala.
R- Sulla pedofilia: 

L'ECO DI UN PIANTO  

Si coglie nell'aria d'un crepuscolo 
precoce un'eco d'infantile pianto

E vedi un bimbo 
che impaurito fugge 
da una casa nel bosco 
col sangue che copioso 
scorre dal naso 
mescolato a un ruscello 
di lacrime e di muco

Si solleva a sussulti 
la maglietta nella corsa
affannosa e poi incespica
il bimbo e cade, con violenza
battendo la nuca su una roccia
coperta di foglie e di rami

Lo trova all'alba
un cacciatore di frodo
e invano si adopra
per ridestare la vita 
nel corpo indifeso che poi
rattrappito consegna 
alla macchina istituzionale

S'accanisce per giorni un camice bianco a strappare
risposte all'immobile corpo
sul tavolo freddo e muove
allo scopo le mani sapienti 

Ma nessuno riaccende la luce 
negli occhi di cielo che prima
hanno visto l'orrenda azione
di un'anima infame 
e ora non sanno gridare
lo strazio.


 Credo che qualsiasi commento sia superfluo, tanto empaticamente si comunica  quello strazio a ogni essere normale.

D- Hai scritto alcuni libri, tra cui uno che raccoglie gli esercizi di scrittura creativa dei tuoi allievi. Un cenno alle tue opere, con particolare riferimento all'ultima nata, che se non erro è ""Fatti speciali di gente comune", edito da La Vita Felice, Milano, 2016.
Ti chiedo di parlarne come se dovessi convincere i lettori  a leggerlo.
R-Ho cominciato col pubblicare raccolte poetiche (Poesie, Gabrieli , Roma, 1970; Eva Ostinata, La Vita Felice; Milano, 2011; Il Canto dell'Assenza, Leonida, Reggio Cal., 2013; Di nuovo in volo, La Vita Felice, Milano, 2014, Kùe tin fonìmmu, Apodiafàzzi, Bova Marina, 2015. Nel 2014 è stato pubblicato, grazie a un mio ex allievo, dott. Giovanni Nucera, felicemente ritrovato a Reggio durante la presentazione di Eva Ostinata, un volumetto( intitolato La poesia Di Carla Spinella dalla Calabria grecanica all'Europa, comprendente, oltreché testimonianze di alunni e colleghi, anche giudizi di critici e circa 15 mie poesie in lingua italiana e in grecanico), La Ruffa editore, Reggio Cal.).
Nel 2016 ha visto la luce per la casa editrice "la Vita Felice" il primo volume in prosa, appunto  "Fatti speciali di gente comune", ventidue racconti, di cui ognuno è indipendente, ma può essere letto come il singolo capitolo di un romanzo che percorre l'esistenza di  personaggi di una famiglia normale, lungo lo spazio di due generazioni. La prima parte si svolge in una zona specifica della Calabria e i personaggi appartengono alla stessa famiglia. La seconda parte si svolge a Milano, dopo il trasferimento di Carola, in zone diverse della città e riguarda figure anche estranee ma che interagiscono con la protagonista, irrobustendone la personalità.
I volumi che raccolgono poesie e prose dei miei allievi di scrittura creativa sono finora sette, di cui solo il primo contiene esercizi di scrittura. Tutti, tranne uno, prefato da un critico letterario, presentano una mia introduzione accompagnata negli ultimi tre anni da un  testo poetico, scritto appositamente da me.


- Grazie per avere partecipato a Poeti per il sociale!

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Le poesie di Carla Spinella per "Poeti per il sociale"



Carla Spinella da otto anni insegna scrittura creativa e recitazione teatrale presso varie Associazioni. Ha pubblicato con editori diversi sei raccolte poetiche e ottenuto 35 premi.


TUTTO UGUALE?


In ogni terra ho camminato
usando il mappamondo,
con la testa e il cuore

Bellezze d'incanto
ho immaginato,
come al mio Paese
eppure diverse; miseria e povertà
che dappertutto in maggioranza sono
ma più nere in certi
luoghi e più perverse;
luci e splendori
come al mio Paese,
ma più sfacciati e lontani
dalla gente scarruffata
che non ha pane né casa,
vive in tuguri e beve acqua
da fogne a cielo aperto
avvelenata

E mi vergogno, se ci penso,
dei miei lamenti di paura
di perdere il di più
e delle critiche rivolte
a quest'Italia, sì, bugiarda
corrotta e fanfarona
che però a tutti i poveri
o presunti tali in fondo
in fondo assicura assistenza
e carità.


TURISTA DI LUNGA PERCORRENZA


Seguivo un giorno le farfalle
senza correre, pacata
aspettando che posassero
per suggerne il succo
e rinnovarsi, volando più lontano

Smisi più tardi d'inseguire
i sogni; era finito il tempo
d'oro delle smaglianti ali
dispiegate al sole

Andavo alla deriva
opaca turista
di lunga percorrenza
che viaggia ma non sa il perché
e suo non riconosce
un mondo inospitale

Guardo ora i fiori e mi soffoca
inedita fragranza
che s'inquina mescolata
al diserbante e intossica
le fruscianti vite
di piante e maggiolini
che lente si concedono
al pallido sorriso della luna
nella città che corre abitata dal cemento,
mentre io cerco disperata
di lasciare traccia d'un Io
che incontrollato si sfaccetta.

 Carla Spinella

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