Carla
Spinella, docente di Italiano e Latino, docente di scrittura creativa e
interpretazione di testi teatrali al Liceo scientifico/classico "Salvador
Allende" , all'Associazione "G. Puecher", al Cam di V.le
Tibaldi,41, laureata in lettere classiche con specializzazione in Glottologia.
Nata in Calabria, laureata in Sicilia, residente in Lombardia; scrittrice e
poetessa.
D-
Hai partecipato a "Poeti per il sociale" con due poesie molto belle:
"Tutto uguale?", nella quale, a dispetto di chi descrive l'Italia
come una nazione in cui tutto è da cambiare, ne sottolinei l'ospitalità e la
grande umanità nei confronti di chi è esule. Di questa poesia, in particolare,
mi colpiscono i versi “ E mi vergogno, se ci penso,/dei miei lamenti di
paura/di perdere il di più” e mi farebbe piacere se li commentassi; e
"Turista di lunga percorrenza", malinconica riflessione di persona
disillusa, che ha creduto negli ideali e nei sogni della giovinezza e poi si
trova nella realtà di un mondo inquinato dove non sa più a cosa credere.
Vuoi
aggiungere qualcosa? E perché hai partecipato a "Poeti per il sociale"?
R-
Purtroppo si tende a guardare la realtà e a leggerne i risvolti con lo sguardo
volto ai propri interessi, per cui se ne vede la gravità a seconda che si venga
o no toccati o, addirittura solo sfiorati nei beni materiali. Perciò una
persona ,che, per empatia o semplice sensibilità, sente il male degli altri,
non può che vergognarsi delle proprie meschine paure di perdere anche una
piccolissima parte dei propri vantaggi.
Ho
partecipato a Poeti per il sociale per fare sentire a derelitti ed egoisti la
mia presenza accanto a chi è più sfortunato di me, che già non sono una
"ricca", dovendo aiutare con
la mia limitata pensione d'insegnante, due figlie molto brave ma senza uno
stipendio fisso.
D-
Hai conseguito la specializzazione in Glottologia. Cosa ti affascina di questa
branca?
R-
L'idea di salvare dalla scomparsa lingue moribonde come il grecanico di
Calabria (argomento della mia tesi di laurea) che oggi sopravvive a
singhiozzo, grazie a qualche poverissima
associazione e a pochi conoscitori, tra i quali io mi affanno a scrivere in
lingua minoritaria poi a tradurre in italiano poesie di argomenti vari.
D-
Dalla Calabria a Milano, passando per Messina: emozioni, riflessioni,
impressioni, ricordi ecc.
R-
Premettendo che Milano ben presto mi si è mostrata accogliente come casa mia,
anzi capace di apprezzare e valorizzare la passione del mio lavoro
d'insegnante, ho un bel ricordo della Calabria, che mi ha riservato premure
materne quando, dopo decenni di lontananza,
ci sono tornata, a partire dal 2011, per presentare i miei libri,
scritti a Milano. Anzi proprio a Reggio
Calabria mi è stato attribuito il primo premio alla carriera (precisamente il " Giuseppe
Calogero" cui hanno fatto seguito, come riconoscimenti alla carriera, l'
Anassilaos (Reggio di Cal.), il Nicolaos Arghiropoulos (Montebello Jonico) il
Delia (Bova Marina). Negli stessi anni
(dal 2012 al 2016 ) mi venivano assegnati 32 premi per poesie edite (in
volume) e inedite (oltreché per alcuni racconti) in varie parti d'Italia.
D-
Hai una terza poesia che vorresti far conoscere? Scrivila qui e commentala.
R-
Sulla pedofilia:
L'ECO DI UN PIANTO
Si
coglie nell'aria d'un crepuscolo
precoce un'eco d'infantile pianto
E vedi un
bimbo
che impaurito fugge
da una casa nel bosco
col sangue che copioso
scorre dal naso
mescolato a un ruscello
di lacrime e di muco
Si solleva a
sussulti
la maglietta nella corsa
affannosa e poi incespica
il bimbo e cade,
con violenza
battendo la nuca su una roccia
coperta di foglie e di rami
Lo
trova all'alba
un cacciatore di frodo
e invano si adopra
per ridestare la vita
nel corpo indifeso che poi
rattrappito consegna
alla macchina
istituzionale
S'accanisce per giorni un camice bianco a strappare
risposte
all'immobile corpo
sul tavolo freddo e muove
allo scopo le mani sapienti
Ma
nessuno riaccende la luce
negli occhi di cielo che prima
hanno visto
l'orrenda azione
di un'anima infame
e ora non sanno gridare
lo strazio.
Credo che qualsiasi commento sia superfluo,
tanto empaticamente si comunica quello
strazio a ogni essere normale.
D-
Hai scritto alcuni libri, tra cui uno che raccoglie gli esercizi di scrittura
creativa dei tuoi allievi. Un cenno alle tue opere, con particolare riferimento
all'ultima nata, che se non erro è ""Fatti speciali di gente
comune", edito da La Vita Felice, Milano, 2016.
Ti
chiedo di parlarne come se dovessi convincere i lettori a leggerlo.
R-Ho
cominciato col pubblicare raccolte poetiche (Poesie, Gabrieli , Roma, 1970; Eva
Ostinata, La Vita Felice; Milano, 2011; Il Canto dell'Assenza, Leonida, Reggio
Cal., 2013; Di nuovo in volo, La Vita Felice, Milano, 2014, Kùe tin fonìmmu,
Apodiafàzzi, Bova Marina, 2015. Nel 2014 è stato pubblicato, grazie a un mio ex
allievo, dott. Giovanni Nucera, felicemente ritrovato a Reggio durante la
presentazione di Eva Ostinata, un volumetto( intitolato La poesia Di Carla
Spinella dalla Calabria grecanica all'Europa, comprendente, oltreché
testimonianze di alunni e colleghi, anche giudizi di critici e circa 15 mie
poesie in lingua italiana e in grecanico), La Ruffa editore, Reggio Cal.).
Nel
2016 ha visto la luce per la casa editrice "la Vita Felice" il primo
volume in prosa, appunto "Fatti
speciali di gente comune", ventidue racconti, di cui ognuno è
indipendente, ma può essere letto come il singolo capitolo di un romanzo che
percorre l'esistenza di personaggi di
una famiglia normale, lungo lo spazio di due generazioni. La prima parte si
svolge in una zona specifica della Calabria e i personaggi appartengono alla
stessa famiglia. La seconda parte si svolge a Milano, dopo il trasferimento di
Carola, in zone diverse della città e riguarda figure anche estranee ma che
interagiscono con la protagonista, irrobustendone la personalità.
I
volumi che raccolgono poesie e prose dei miei allievi di scrittura creativa
sono finora sette, di cui solo il primo contiene esercizi di scrittura. Tutti,
tranne uno, prefato da un critico letterario, presentano una mia introduzione
accompagnata negli ultimi tre anni da un
testo poetico, scritto appositamente da me.
-
Grazie per avere partecipato a Poeti per il sociale!
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Le poesie di Carla Spinella per "Poeti per il sociale"
Le poesie di Carla Spinella per "Poeti per il sociale"
Carla Spinella
da otto anni insegna scrittura creativa e recitazione teatrale presso varie
Associazioni. Ha pubblicato con editori diversi sei raccolte poetiche e
ottenuto 35 premi.
TUTTO
UGUALE?
In ogni terra ho camminato
usando il mappamondo,
con la testa e il cuore
Bellezze d'incanto
ho immaginato,
come al mio Paese
eppure diverse; miseria e povertà
che dappertutto in maggioranza sono
ma più nere in certi
luoghi e più perverse;
luci e splendori
come al mio Paese,
ma più sfacciati e lontani
dalla gente scarruffata
che non ha pane né casa,
vive in tuguri e beve acqua
da fogne a cielo aperto
avvelenata
E mi vergogno, se ci penso,
dei miei lamenti di paura
di perdere il di più
e delle critiche rivolte
a quest'Italia, sì, bugiarda
corrotta e fanfarona
che però a tutti i poveri
o presunti tali in fondo
in fondo assicura assistenza
e carità.
TURISTA
DI LUNGA PERCORRENZA
Seguivo un giorno le farfalle
senza correre, pacata
aspettando che posassero
per suggerne il succo
e rinnovarsi, volando più lontano
Smisi più tardi d'inseguire
i sogni; era finito il tempo
d'oro delle smaglianti ali
dispiegate al sole
Andavo alla deriva
opaca turista
di lunga percorrenza
che viaggia ma non sa il perché
e suo non riconosce
un mondo inospitale
Guardo ora i fiori e mi soffoca
inedita fragranza
che s'inquina mescolata
al diserbante e intossica
le fruscianti vite
di piante e maggiolini
che lente si concedono
al pallido sorriso della luna
nella città che corre abitata dal
cemento,
mentre io cerco disperata
di lasciare traccia d'un Io
che incontrollato si sfaccetta.
Carla Spinella
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