Salvatore Famiglietti, Dirigente
scolastico in pensione. Ha studiato Psicopedagogia all'Università di Salerno e
nella breve biografia afferma di scrivere poesie "come necessità
dell'anima in cammino sui sentieri della vita".
D- Ha partecipato a " Poeti per
il sociale" con una poesia a mio parere molto bella, intitolata
"Famiglia", che descrive a tocchi leggeri e delicati l'incanto
dell'amore, quindi la nascita di un figlio e il divenire famiglia, la gioia che
ne deriva e il conforto che la nuova presenza offre anche nei momenti più
difficili e amari della vita. Un seme che si fa albero e a sua volta poi
produrrà dei frutti. Questa poesia è autobiografica? Perché partecipare con
questa poesia anziché una che riguardasse per esempio, fatti di cronaca?
R- No, la poesia non è
autobiografica; l’ho composta pensando alla giovane famiglia dei miei due figli
ma anche alla crisi che investe, oggi, la famiglia sul versante
socio-economico, culturale ed umano. La famiglia è “fatto sociale” e credo che
bene si possa inserire nella riflessione poetica per il sociale. Questa poesia,
come bene Lei ha interpretato, è il canto dell’amore, generatore di amore. In
nome dell’amore la famiglia vive il suo tempo scandito dai colpi della vita.
D- Lei è stato Dirigente scolastico.
La scuola è cambiata col trasformarsi della famiglia? O è accaduto l'inverso?
R- Ho svolto il mio ruolo in
territorio milanese ove ho gestito un complesso rapporto
critico-costruttivo e, a volte, polemico, per confusione di ruoli, (
didattico/educativo) tra scuola e famiglia. A mio parere, la scuola deve
ancora significativamente cambiare se vuole essere in sintonia con famiglia e
con la stessa società. La scuola non può dimenticare che l’allievo oltre che
“alunno”, è figlio di questa società e a questa deve costantemente riferirsi
pur suggerendo, modelli educativi di forte cambiamento.
D- Cosa pensa dei "nuovi"
modi di intendere la famiglia?
R- Credo profondamente
nella libertà dell’uomo, che non può né deve essere limitata da condizionamenti
socio-culturali. La famiglia è fondata sull’amore, che solo basta a reggere una
“coppia” e quanto può scaturisce dalla stessa in nome dell’amore.
D- Ha una poesia che vorrebbe far
conoscere al pubblico di "Poeti per il sociale"? La scriva qui e la
commenti.
R- E’ nota la foto scattata dal
fotografo Osman Sagirli, della piccola Hudea, bambina siriana, che alza le mani
in segno di resa, davanti all’obiettivo scambiandolo per fucile.
A questa bambina ho reso omaggio con
questo mio semplice brano:
HUDEA, BAMBINA IN GUERRA
Ha visto uccidere uomini
sui campi di gioco
oggi, deserti di voci bambine.
Innocente, s’arrende:
piccoli pugni in alto serrati,
orecchi chiusi ai tuoni di guerra,
muta la bocca alla furia dell’uomo,
supplici gli occhi,
vede l’istante di morte.
Piccola e già assuefatta all’orrore,
spegne il sorriso d’infanzia
e si consegna, colomba, al fucile
che spara per mano d’un uomo,
la sola luce benigna d’un flash
illuminando l’attimo tragico
d’una resa totale
pur di vivere ancora
su quei campi sperando
nel gioco, diritto d’infanzia
oggi, negato.
Salvatore Famiglietti
D- Scrive poesie come “necessità
dell'anima in cammino sui sentieri della vita”; cosa ha appreso dal suo
cammino? Avrebbe un consiglio da dare a quella nuova creatura che da seme si
farà albero?
R- La poesia riflette sull’uomo nel
mondo dando voce alla sua inquietudine nel vivere questa società complessa e
complicata, cangiante, mutevole, disorientante e conflittuale, che, per essere
compresa, gestita e … superata, ha bisogno della forza dell’anima che spinge la
ragione a definire percorsi di vita possibili ove il dolore, la noia,
l’angoscia sia vinta da una pur lieve speranza nella gioia di un tempo pur
breve.
Ai miei nipoti, ai giovani di oggi
suggerisco di vivere di anima e con l’anima i vissuti corporei dando al nostro
giorno i colori dell’anima di quel momento e cantare le ore del giorno uguale e
diverso, secondo le armonie a volte silenziose e a volte urlanti dell’anima.
Come “poeta” ho pubblicato il primo
volumetto “Per sentieri con l’anima tesa” ed è in via di pubblicazione il
secondo libro.
Grazie.
-Grazie
di avere partecipato a “Poeti per il sociale”!
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La poesia di Salvatore Famiglietti per "Poeti per il sociale":
Sono Salvatore
Famiglietti, dirigente scolastico in pensione e scrivo "poesie" come
necessità dell'anima in cammino sui sentieri della vita.
Un mio brano dedicato alla Famiglia.
Un mio brano dedicato alla Famiglia.
FAMIGLIA
Eleggono
gli amanti
l’eterno sincrono respiro
e nuova vita erompe dall'amore,
come zampillo dal fecondo seno
e consacra madre gli amanti e padre.
Or l’antico amore si fa vagito:
lo cullano le mani, dolci
come le carezze dell’amante,
lo canta la sua voce, tremula
come nell’estasi dell’anima.
Pullula la casa di fremiti d’amore
quando il cuore ride e quando è perso
nei triboli del tempo amaro;
quando pervi i valichi di vita
e quando, aspri, i rovi cingono i sentieri.
Padre per sempre e madre, gli amanti
vanno col figlio dell’amore,
e, stretti nel comune afflato,
soffiano sul tempo prodigo d’incanti
come l’ora fulgida del primo bacio
e di quel seme fatto albero
che sparge fiori ed altra vita.
l’eterno sincrono respiro
e nuova vita erompe dall'amore,
come zampillo dal fecondo seno
e consacra madre gli amanti e padre.
Or l’antico amore si fa vagito:
lo cullano le mani, dolci
come le carezze dell’amante,
lo canta la sua voce, tremula
come nell’estasi dell’anima.
Pullula la casa di fremiti d’amore
quando il cuore ride e quando è perso
nei triboli del tempo amaro;
quando pervi i valichi di vita
e quando, aspri, i rovi cingono i sentieri.
Padre per sempre e madre, gli amanti
vanno col figlio dell’amore,
e, stretti nel comune afflato,
soffiano sul tempo prodigo d’incanti
come l’ora fulgida del primo bacio
e di quel seme fatto albero
che sparge fiori ed altra vita.
Salvatore Famiglietti
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