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domenica 27 marzo 2016

Intervista a... Salvatore Famiglietti



Salvatore Famiglietti, Dirigente scolastico in pensione. Ha studiato Psicopedagogia all'Università di Salerno e nella breve biografia afferma di scrivere poesie "come necessità dell'anima in cammino sui sentieri della vita".
D- Ha partecipato a " Poeti per il sociale" con una poesia a mio parere molto bella, intitolata "Famiglia", che descrive a tocchi leggeri e delicati l'incanto dell'amore, quindi la nascita di un figlio e il divenire famiglia, la gioia che ne deriva e il conforto che la nuova presenza offre anche nei momenti più difficili e amari della vita. Un seme che si fa albero e a sua volta poi produrrà dei frutti. Questa poesia è autobiografica? Perché partecipare con questa poesia anziché una che riguardasse per esempio, fatti di cronaca?
R- No, la poesia non è autobiografica; l’ho composta pensando alla giovane famiglia dei miei due figli ma anche alla crisi che investe, oggi, la famiglia sul versante socio-economico, culturale ed umano. La famiglia è “fatto sociale” e credo che bene si possa inserire nella riflessione poetica per il sociale. Questa poesia, come bene Lei ha interpretato, è il canto dell’amore, generatore di amore. In nome dell’amore la famiglia vive il suo tempo scandito dai colpi della vita.

D- Lei è stato Dirigente scolastico. La scuola è cambiata col trasformarsi della famiglia? O è accaduto l'inverso?
R- Ho svolto il mio ruolo in territorio milanese ove ho gestito un  complesso rapporto critico-costruttivo e, a volte, polemico,  per confusione di ruoli, ( didattico/educativo) tra scuola e famiglia.  A mio parere, la scuola deve ancora significativamente cambiare se vuole essere in sintonia con famiglia e con la stessa società. La scuola non può dimenticare che l’allievo oltre che “alunno”, è figlio di questa società e a questa deve costantemente riferirsi pur suggerendo, modelli educativi di forte cambiamento.

D- Cosa pensa dei "nuovi" modi di intendere la famiglia?
R- Credo profondamente nella libertà dell’uomo, che non può né deve essere limitata da condizionamenti socio-culturali. La famiglia è fondata sull’amore, che solo basta a reggere una “coppia” e quanto può scaturisce dalla stessa in nome dell’amore.

D- Ha una poesia che vorrebbe far conoscere al pubblico di "Poeti per il sociale"? La scriva qui e la commenti.
R- E’ nota la foto scattata dal fotografo Osman Sagirli, della piccola Hudea, bambina siriana, che alza le mani in segno di resa, davanti all’obiettivo scambiandolo per fucile.
A questa bambina ho reso omaggio con questo mio semplice brano:

HUDEA, BAMBINA IN GUERRA

Ha visto uccidere uomini
sui campi di gioco
oggi, deserti di voci bambine.
Innocente, s’arrende:
piccoli pugni in alto serrati,
orecchi chiusi ai tuoni di guerra,
muta la bocca alla furia dell’uomo,
supplici gli occhi,
vede l’istante di morte.
Piccola e già assuefatta all’orrore,
spegne il sorriso d’infanzia
e si consegna, colomba, al fucile
che spara per mano d’un uomo,
la sola luce benigna d’un flash
illuminando l’attimo tragico
d’una resa totale
pur di vivere ancora
su quei campi sperando
nel gioco, diritto d’infanzia
oggi, negato.

Salvatore Famiglietti



D- Scrive poesie come “necessità dell'anima in cammino sui sentieri della vita”; cosa ha appreso dal suo cammino? Avrebbe un consiglio da dare a quella nuova creatura che da seme si farà albero?

R- La poesia riflette sull’uomo nel mondo dando voce alla sua inquietudine nel vivere questa società complessa e complicata, cangiante, mutevole, disorientante e conflittuale, che, per essere compresa, gestita e … superata, ha bisogno della forza dell’anima che spinge la ragione a definire percorsi di vita possibili ove il dolore, la noia, l’angoscia sia vinta da una pur lieve speranza nella gioia di un tempo pur breve.
Ai miei nipoti, ai giovani di oggi suggerisco di vivere di anima e con l’anima i vissuti corporei dando al nostro giorno i colori dell’anima di quel momento e cantare le ore del giorno uguale e diverso, secondo le armonie a volte silenziose e a volte urlanti dell’anima.
Come “poeta” ho pubblicato il primo volumetto “Per sentieri con l’anima tesa” ed è in via di pubblicazione il secondo libro.
Grazie.

-Grazie di avere partecipato a “Poeti per il sociale”!

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La poesia di Salvatore Famiglietti per "Poeti per il sociale":

Sono Salvatore Famiglietti, dirigente scolastico in pensione e scrivo "poesie" come necessità dell'anima in cammino sui sentieri della vita.
Un mio brano dedicato alla Famiglia
. 

FAMIGLIA 

Eleggono gli amanti
l’eterno sincrono respiro
e nuova vita erompe dall'amore,
come zampillo dal fecondo seno
e consacra madre gli amanti e padre.
Or l’antico amore si fa vagito:
lo cullano le mani, dolci
come le carezze dell’amante,
lo canta la sua voce, tremula
come nell’estasi dell’anima.
Pullula la casa di fremiti d’amore
quando il cuore ride e quando è perso
nei triboli del tempo amaro;
quando pervi i valichi di vita
e quando, aspri, i rovi cingono i sentieri.
Padre per sempre e madre, gli amanti
vanno col figlio dell’amore,
e, stretti nel comune afflato,
soffiano sul tempo prodigo d’incanti
come l’ora fulgida del primo bacio
e di quel seme fatto albero
che sparge fiori ed altra vita.

 Salvatore Famiglietti

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