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martedì 22 marzo 2016

Intervista a... Francesca Capriglione


D- Francesca Capriglione, infermiera in pensione; sul profilo di Facebook ti descrivi "romantica testarda, perdutamente innamorata della vita" e con un "grande spirito di adattamento". Curi una pagina di poesie.
Hai partecipato a "Poeti per il sociale" con le poesie "Anime", in cui parli della solitudine dell'essere umano - che a volte si ritrova, per questo, vittima di dipendenze come l'alcolismo e in grande sofferenza - e della necessità di mostrare solidarietà alle altre anime, e "Innocenza", in cui, se ben interpreto, racconti di una bimba che chiede l'elemosina, forse una rom; tu vorresti avvicinarti, ma sei frenata dal giudizio della gente. È corretta la mia interpretazione? Ritieni che l'essere umano sia fondamentalmente solo?
R- Nella mia poesia INNOCENZA, ho voluto dare risalto alle tante realtà di abbandono . Mi sono ispirata a una fotografia di una bambina di colore. In essa risalta il problema tolleranza e razzismo. In ANIME ho voluto dare spazio alla debolezza del genere umano che in questo mondo, a volte cosi’ effimero, cerca l’oblio in quel bicchiere di vino. La societa’ moderna in cui viviamo è proiettata solo fine a se stessa non sappiamo guardare oltre il nostro naso, le nostre vite sono condizionate dal giudizio altrui, i pregiudizi logorano la collettivita’ manchiamo d’amore manchiamo di tolleranza!!! Si, l’essere umano è fondamentalmente solo e questo perché non c’è apertura mentale e predisposizione al dialogo.

D- Quanto conta e quanto dovrebbe contare il giudizio altrui, nella vita di una persona?
R- Il giudizio altrui, non dovrebbe proprio contare, e per me non conta nulla, in quanto ognuno di noi è il prodotto del proprio vissuto ereditato dai nostri genitori. Nessuno si dovrebbe permettere di giudicare e qualora lo facesse prima deve entrare nelle scarpe dell’altro e fare solamente tre passi … solo allora capirebbe quanto amore, quanto cuore, quanta sofferenza abbiano accolto quelle scarpe.

D- Una frase del tuo profilo di Facebook mi ha colpito molto; è quella in cui affermi di credere "soprattutto nell'amicizia tra uomo e donna, perché meno competitiva di quella tra due donne". Puoi spiegare meglio? Davvero è così difficile l'amicizia tra donne?
R- Ritengo che se l’amicizia è stata seminata con il seme del rispetto e sincerità non abbia alcuna appartenenza di sesso. E’ altrettanto vero che il mondo della donna si è molto evoluto e ruota di pari passo con l’evoluzione sociale globale nel mondo. Ritengo che la competitività gioca sul ruolo amicizia tra due donne perché più o meno ragioniamo alla stesso livello e lo scontro è inevitabile, penso sia questa la competitività, un dimostrare un qualcosa all’altra. Tra uomo e donna invece quasi impossibile perchè due paralleli diversi. Però bisogna scindere bene l’importanza di questa amicizia, e mantenere una linea di distanza per non entrare nel privato dell'altro.

D- C'è una delle tue poesie che ami in modo particolare e vorresti far conoscere? Scrivila qui e commentala.
R- Si intitola

Rinascita.

Una lacrima nel vento è scivolata
via da me.
Ora non mi rimane che l’eco del suo tonfo,
sulla nuda terra.
Cammino tra le sterpaglie
del tempo.
Vago senza meta nel
mio essere.
Innanzi a me, manichini
travestiti danzano
selvaggi riti.
Maschere d’argilla
dagli spenti sorrisi
mi abbracciano.
Cado inerme tra il
profumo del bosco,
m’addormento sulle
avvizzite foglie.
Ora leggiadra
farfalla sono nel mio
sogno incantato.
Volo verso altri lidi.
Una pallida rosa m’accoglie
Mi culla nel suo inebriante
profumo.
Domani. Sì domani
io rinascerò.

Questa poesia rappresenta tutto per me, è quella che amo in assoluto, rispecchia la mia rinascita, ho avuto il coraggio di guardare in faccia i miei dolori e ho capito che nel solo prenderne coscienza li stavo superando. Una rivincita sul passato !!! L'ottimismo in me non muore mai e cosi' che ho dato vita alla mia nuova rinascita sempre e solo accompagnata dal sorriso che ho nel cuore.

D- Tu hai fatto l'infermiera; hai partecipato con entusiasmo a Poeti per il sociale; le tue poesie insistono spesso sulla necessità della solidarietà: hai un aneddoto da raccontare, riferito alla tua vita lavorativa che evidenzia l'importanza della solidarietà nella gestione della malattia?
R- Un aneddoto tra i tanti mi ha catturato il cuore perché mi appartiene. Premettendo che non amo parlare di me, in quanto mi ritengo una persona abbastanza umile e non voglio ostentare, perché il bene lo si fa non lo si dice .... ma qui mi è richiesto di raccontarmi... posso aggiungere che qualcosa di buono l'ho fatto anch'io. Scontrandomi con la sofferenza fisica dei tanti bambini ricoverati, sostenendo le ansie di qualche mamma, ho sentito il bisogno di fare un qualcosa di più costruttivo e da li è nata la voglia di iscrivermi all'associazione, AIDMO, (associazione italiana donatori midollo osseo). Un anno dopo sono stata contattata perchè compatibile con una persona .. senza pensarci sopra ho detto subito si.... son entrata in sala operatoria senza paura felice di essere stata utile per chi stava lottando, per vivere; so solo che era un ragazzo di ventisette anni e spero tanto il mio gesto sia andato a buon fine.

D- Grazie per aver partecipato!
R- Grazie cara Annalisa per l'opportunità che mi hai dato!!! grazie per avermi regalato delle belle emozioni grazie a chi ha letto le mie poesie un abbraccio Annalisa con affetto sincero .... BUONA VITA A TUTTI

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Le poesie di Francesca Capriglione per "Poeti per il sociale":

ciao a tutti sono Francesca classe 1960 amo la poesia scrivo fin da piccola non mi reputo poetessa è un gergo letterario che non mi appartiene io sono semplice.. in me scrive il pennino del cuore buona vita a tutti e grazie x l'opportunità di essere qui

ANIME.

Anime tristi e sole
vagano in cerca d’amore.
Anime dentro ad un bar
che si specchiano in
quel vuoto bicchiere.
Anime senza meta
Anime ferite, anime sconfitte.
Anime in tempesta nel mare
di queste nostre vite.
Sentimento sconfinato dentro me
nel paradiso del mio cuore.
Come un viandante mi spingo
verso mete a me sconosciute
Un briciolo di follia m'accompagna.
Nuda sono nel mio essere mentre vibra
in me un dolce canto liberatorio.
Eccomi qui dentro alla mia anima
avvolta nella mia crisalide,
pronta a spiccar quel volo
mentre un pensiero corre lontano.

Francesca Franca Capriglione scritta nel 2014 e pubblicata in Poeti Contemporanei ( Pagine srl Elio Pecora.)

INNOCENZA:

Dolce visino dal cuore gentile.
Occhi di pece, così sinceri.
Porti nel cuore tutto l’amore.
L’amore che quel giorno ti generò.
Piedini bruciati dal sole
manine piccole e stanche
si aprono al mondo,
bisognose d’amore.
Cerchi tra la folla
quel viso che non c’è.
Ti basta un atto sincero
d’amore che ti accolga
nella tua dignità.
Tu piccolo cuore,
tu piccola donna.
Quanto tenera ti
mostri agli occhi miei,
ed io ti guardo inerme. ….
schiava dei giudizi
della gente.
Impossibilitata a tenderti
la mia mano, rimango qui
dentro a questo mio pensiero
ad amarti fra queste mie righe.
E là dove l’ignoranza e
l’egoismo separa,
io ti abbraccio.
Là dove l’indifferenza uccide,
io ti regalo, questo mio respiro.
Che tu possa crescere in bontà,
saggezza ed intelletto.
E che le braccia di questa nostra terra,
possa unire ciò che le distanze
intellettive dividono.
Va nel mondo e porta con te il
tuo dolce sorriso.
Porta con te questo mio abbraccio
fraterno, perché io son convinta
che siamo figlie dello stesso Dio.


Francesca Franca Capriglione scritta nel 2013 e pubblicata in una raccolta di mie poesie autoprodotta, dal titolo ISOLE ARCOBALENO


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