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domenica 27 marzo 2016

Intervista a... Patrizia Pierandrei




Patrizia Pierandrei: nata a Jesi, dove vive. Docente nella scuola primaria, ha studiato inglese e tedesco, è appassionata di poesia e pittura, ha pubblicato due raccolte poetiche e curato un'antologia di autori vari.
D- Ha partecipato a "Poeti per il sociale" con le poesie RIFUGIATO e STRANIERO IN CASA; in "Rifugiato" lei partecipa, nel descriverla, alla triste esperienza di un clandestino che diventa un senzatetto e muore assiderato, nell'indifferenza del mondo che preferisce guardare altrove, concludendo: "la viltà è più grande e non sa farsi coraggio". In "Straniero in casa" il protagonista è l'autoctono che, spaesato di fronte alla drammatica "invasione" da parte dei rifugiati, si sente estraneo in casa propria, ma cerca comunque di comprenderne la sofferenza e prova umana pietà. È d'accordo con la mia interpretazione? Vuole aggiungere qualcosa?
R- Le mie due poesie inviate sono il frutto delle mie esperienze di vita scolastica con gli alunni di stranieri, che sono costretti a vivere qui per motivi di lavoro oppure sono spesso senza lavoro e non hanno il necessario per sopravvivere. Presentano quindi problematiche come l'abbandono e il poco interesse nell'accudirli nei bisogni primari. Nonostante questo la gente comune non sa come aiutarli, per portarli ad un benessere sociale migliore di quello attuale. Ci fanno sentire stranieri anche a noi, che non sappiamo capirli perché parlano un'altra lingua. Sono d'accordo con il suo commento.

D- Come la sua, la maggioranza delle poesie presentate in questo evento tratta del dramma dei rifugiati, mentre per esempio, l'atroce tragedia provocata dall'ISIS sembra essere in secondo piano nella immaginazione dei Poeti partecipanti. Che spiegazione si può dare di questo fatto, a suo giudizio?
R- Penso che non siamo molto preparati ad affrontare un tale problema, tanto da non saperci comporre una poesia adatta. Le scene della televisione ci fanno rimanere angosciati e siamo quasi increduli di tale distruzione. Purtroppo questi fatti sono realtà e dovremmo aprire meglio gli occhi per capirli.

D- È appassionata di poesia e pittura. I soggetti delle sue opere pittoriche coincidono con quelli delle poesie? In quale forma artistica si esprime più compiutamente?
R- I temi principali delle mie opere di pittura sono la natura e i paesaggi: fiori. animali, panorami ecc.. Il disegno è una passione innata ,con le matite faccio il bozzetto, poi lo coloro con i pastelli o con le cerette su cartoncino. A volte uso i pennelli con gli acquerelli o le tempere. Mi diletto anche di fotografia.

D- C'è una poesia che vorrebbe far conoscere? La scriva qui e la commenti.
R- Di poesie ne ho scritte tantissime,rimaste spesso chiuse nei vecchi quaderni. Il tema preferito è quello dell'amore. Ne posso scrivere una che ricordo:

LA VITA PER AMARE

Dio ci ha dato la vita per amare,
senza dover per forza odiare,
neanche il nemico pericoloso.
che ci guarda in modo insidioso.
Amare non costa niente
e fa bene alla mente,
perché ci tiene in allenamento
e vince in ogni momento.
La vita per amare diventa gioia,
così non ci si annoia,
ma ci rende più vivaci
e ci fa sentire più capaci.
L'amore ci fa aprire
le nostre porte per l'avvenire
e ci fa davvero capire
i valori del nostro agire.
Credo che la fede in Dio e nel suo amore debba essere un fondamentale insegnamento per tutti le persone, che hanno bisogno di aiuto.

D- Ho letto che ha curato un'antologia di autori vari dal titolo particolare. Ce ne vuole parlare brevemente?
R- Intende quella della "Finestra Incantata"? Se si, è stata una battaglia per poter pubblicare un libro con i soci del nostro circolo. Dopo discussioni varie si è scelto, senza il completo consenso, questo titolo, perché sembrava essere più attinente al quadro della copertina. In effetti non è consonante all'antologia miscellanea.

D- Grazie della gentile partecipazione!
R- La ringrazio cordialmente del suo impegno.
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Poesie di Patrizia Pierandrei per "Poeti per il sociale":

Appassionata di poesia e pittura, ho pubblicato su antologie e siti on-line. Due sono le raccolte di poesie personali. 

RIFUGIATO

Fuggito dal suo paese,
per non avere brutte sorprese,
ha oltrepassato il mare
per poter arrivare
ad una spiaggia solitaria,
dove non trova accoglienza
e tanto meno confidenza.
Sperduto in una strada affollata
dalla gente indaffarata,
va in cerca di un asilo
per riposare dal suo viaggio peregrino.
Abbandonato al suo destino,
si adagia lungo il marciapiede,
mentre nessuno lo vede
e trova la sua fine
in una notte fredda,
piena di stelle,
sotto il cielo scoperto.
Nessuno lo conosce
e sa dargli una mano,
la viltà è più grande
e non sa farsi coraggio.

STRANIERO IN CASA

In mezzo a tanti stranieri
il mio paese diventa
una patria di isolamento,
dove mi sento estraniato
nel mio borgo antico.
Gente che arriva,
gente che parte,
visi chiari oppure scuri,
ma negli occhi si legge
il desiderio di una casa,
dove ci si può ritrovare e ci si riposa.
Facce impaurite dall'ingiustizia,
mani stanche dall'avarizia,
di chi ha sopportato duri lavori,
per chi li ha feriti senza onori.
La mia strada conosce ora il viandante,
che non ha dimora da qualsiasi parte
ed indugio ad uscire,
anche per quando ho bisogno di andare.
Solo, costretto nella mia stanza,
sento sempre più ignoranza
salire sulle ripide scale
di una città senza umano sale.

Patrizia Pierandrei

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