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martedì 15 marzo 2016

Intervista a... Dora Farina


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Poesie di Dora Farina (esordiente) per Poeti per il sociale

Salve a tutti - sono Maria Addolorata Farina, Teologa, Counsellor psicologico e presto Psicologa. Non sono una scrittrice, né brava con le parole.. proverò..!

L' OSPEDALE DEI MATTI

 una grossa villa bianca
Immersa nel verde
sembrava
quasi inaccessibile.
Spaventosa
così doveva apparire.
Raccontavano..
di Orchi, Streghe
gente malvagia.
Si udivano le urla
i lamenti.
E poi..
il giardino,
il caos.
Donne vestite da mille colori
una giovane seduta
dondolava su se stessa,
gente
che urlava
che camminava
che sbucava all'improvviso
che parlava da sola
che recitava poesie
che immobili
fissavano il vuoto.
Non erano Orchi
non erano Streghe
Erano Matti,
Era solo l'ospedale dei Matti.

LA RAGAZZA CON I GRAFFI

 Si sente diversa
Sta male e le succede sempre
È chiusa in se stessa e le non riesce ad uscire,
dice che è dura.
Vorrebbe scomparire
volare via
Vorrebbe essere trasparente
cosicché nessuno la veda
e la possa giudicare.
Ha le cicatrici sul braccio
le ferite di chi combatte
di chi combatte se stesso.
Sente dirsi
patetica, brutta, cicciona, muori
Sì guarda allo specchio e vede l'irrimediabile
troppo grezza perché qualcuno le voglia bene
Troppo grassa per vivere,
Le occorre quella lametta..
Ah la lametta,
Quanto la rende felice
Il sangue che cola sulle braccia, sulle gambe, sulla pancia
quei pezzi del corpo che più odia.
E la causa di questo dolore?
Le critiche, la gente è quello specchio falso.
Promette sempre a se stessa di smetterla,
questo è l'ultimo..
Ma si ritrova davanti allo specchio
Quello specchio meschino, falso
che riflette una ragazza che non è lei.
Cavolo, di nuovo, un altro taglio
Un altro pianto.
Nessuno le vuole bene
Nessuno e' disposto a farle buttare quella lametta
Nessuno.
Lei è autolesionista
Lei è la ragazza con i graffi.

Dora Farina

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