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domenica 3 aprile 2016

Intervista a... Graziella De Chiara

Graziella De Chiara, classe 1970, insegnante.
D: Qual è l’età dei tuoi alunni? È un lavoro che ti appaga? Quali sono le gioie e i dolori della tua categoria?
R: Insegno alla scuola primaria e attualmente ho una classe quinta, quindi alunni di dieci anni. Lavoro a Scampia da tre anni, un quartiere di Napoli dove le difficoltà non sono poche. Ma è proprio questo che mi incita a rimanere. Sono un’ insegnante di sostegno e gli alunni che spesso mi vengono affidati presentano bisogni diversi. Mi piace essere per loro l’amica, la confidente, fare lezione in modo sempre diverso, che li possa anche divertire mentre apprendono. L’integrazione diviene più semplice in questo modo perché si coinvolge l’intera classe. Certamente mi trovo ad affrontare anche situazioni particolarmente complesse ma non sono il tipo di persona che si arrende facilmente. Sono molto combattiva ma allo stesso tempo ho un ottimo rapporto con i genitori e questo è molto importante nel mio lavoro.

D: Hai partecipato a “Poeti per il sociale” con le poesie “E vibra l'anima" e “Viaggio", direi delle poesie introspettive. In che modo queste due poesie sarebbero da ricollegare al tema dell'evento, la poesia sociale?
R: Interagire con più persone nel sociale mi ha dato  l’ opportunità di conoscere punti di vista diversi che accomunati nella poesia sono liberazione dell’anima in tutti i sensi. Poeti per il sociale è stata un’iniziativa  grandiosa direi. Le mie poesie sono appunto pensieri interiori che rappresentano il vissuto in una società complessa.
“ Viaggio” ad esempio, scritta in metropolitana (mi capita spesso di farlo), mentre mi recavo al lavoro e dove nella corsa affannosa i pensieri si affollano nella mente e allora scrivo, me ne libero.

D: Hai mai pubblicato? Hai altri interessi, oltre la poesia? Se ho ben capito, hai un figlio. Che età ha? Sa che scrivi? Esprime delle opinioni su questa tua passione?
R: Non ho mai pensato di pubblicare le mie poesie anche perché sono molto critica con me stessa. Chissà forse un giorno! Scrivere non è l’unica passione che ho. Amo molto la musica, mi appassiona il canto e ho partecipato da ragazza a diverse manifestazione canore. Mi piace dipingere, creare, tutto ciò che riguarda l’arte insomma.
Ho un figlio di 16 anni che mi sostiene in tutto ciò che faccio. Siamo molto legati, mi segue su facebook e non mancano i complimenti per le mie poesie.  Mi piace coinvolgerlo spesso chiedendo la sua opinione su ciò che scrivo. E’ un ragazzo che si esprime benissimo, ho letto alcuni  suoi pensieri davvero belli e ricchi di emozioni.

D:  C’è un'altra poesia che ti piacerebbe far conoscere al pubblico di “Poeti per il sociale”? Scrivila qui e commentala, se vuoi.
R:
Sogno incatenato

Ho cercato nella mia anima
tra parole e lacrime amare.
Nel silenzio, la solitudine
ha il sapore di te,
che ti allontani.
Ho visto occhi distratti
lontani dal cuore,
che stringo a me
ignara del domani.
Solo parole, nient’ altro
scorrono sulla tela
dipinta con piume
a più colori,
mentre il ritratto,
perde tutto ciò
che ho lasciato
scorrere col tempo.
E non c’è più tempo!
I sogni restano incatenati
in un letto vuoto
ed io, che mi affanno,
a scuotermi di dosso
tutto ciò che avevo in mente.
Restano i sogni
di un giorno ad occhi chiusi
tra rose rosse e spine affilate.

D: Quali temi prediligi nello scrivere? Quali ambienti? Hai qualche progetto in procinto di realizzare?
R: Non scelgo un tema per le mie poesie né gli ambienti, scrivo ciò che in quel preciso momento mi emoziona sia in positivo che in negativo.
I miei progetti per il futuro sono diversi, ma non escludo quello di poter pubblicare un libro di mie poesie.
Mi piacerebbe poter lasciare un giorno qualcosa di me, qualcosa che possa far riflettere su come una donna possa riuscire ad andare avanti tra mille difficoltà. Vorrei dedicarlo appunto a tutte le donne, “ quelle come me”…che sono tante.

Grazie di aver partecipato a Poeti per il sociale!

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Le poesie di Graziella  De Chiara per “Poeti per il sociale”

Mi chiamo Graziella De Chiara
Ho 45 anni e insegno alla scuola primaria.
Scrivo ciò che l'anima riflette su un foglio di carta (parole di una mia poesia) quello che a voce non riuscirei a dire...libero i pensieri che affollano la mente per non morire dentro...

E VIBRA L'ANIMA...


Vivo di emozioni
sguardi a luci spente
dove gli occhi fissano tra il buio
lo splendore delle stelle...
Scrivo ciò che l'anima
riflette su un foglio di carta
dove i pensieri si mescolano
ai battiti incessanti
del cuore...
Accarezzo le giornate
senza Sole
con ricordi impressi
nella mente...
La musica mi culla
nelle notti insonni
con note delicate
colorate di magica armonia...
Una lacrima si fa viva
mentre cerco di lavarla
col sorriso...
E vado avanti...
Non mi fermo...
Non dimentico ma tremo
dei chissà e dei perché...
Il vento inizia
col suo canto
a danzare...
e fra gli alberi
le foglie fa tremare...
Tutto muta
in quel sordo silenzio...
È notte...
porto a dormire
i miei pensieri
abbracciando la luna
che mi guarda...




VIAGGIO



Fasci di luce
attraversano i vetri
di quel treno affollato
dove ogni volto è segnato.
Sguardi stanchi...spenti...
persi tra mille pensieri.
Un brivido attraversa
i miei sensi
mentre la musica
che ascolto
mi invia messaggi
di emozioni indelebili...
Emozioni lasciate al tempo
quel tempo che spesso
avanza senza fiato.
Giornate trascorse
nella delicatezza
di una dolce malinconia
dove gli abbracci
sono pugni allo stomaco
dove le carezze restano
solo nei ricordi
Scrivo e accartoccio la mia anima
ma non mollo quel tempo
che mi scorre davanti agli occhi
come un fulmine
Affronto ciò che vivo
non risparmio le forze
Ho la forza che non
mi abbandona...
La terra mi vibra sotto i piedi...
e io...
Io aspetto che mi spinga...

Graziella De Chiara

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